Si scrive Q ma si legge CU -come le iniziali delle due aziende che l’hanno creata, CEF e UNICO- e rappresenta oggi il più grande gruppo cooperativo di distribuzione farmaceutica in Italia.
Nato dal conferimento delle attività distributive di CEF e dall’incorporazione di UNICO Spa, Q Farma si pone l’obiettivo di difendere e rafforzare il presidio della farmacia indipendente, proponendosi sul mercato con efficienza, sostenibilità e autonomia professionale. Un obiettivo audace, in un contesto in cui il mercato della distribuzione farmaceutica è sempre più dominato da soggetti privati e multinazionali integrate verticalmente.
Per saperne di più abbiamo intervistato il presidente di Q Farma, dottor Vittorino Losio, che da oltre trent’anni sostiene il valore della cooperazione e della farmacia indipendente.
■ Presidente, la nascita di Q Farma segna un momento storico per il mondo della farmacia italiana. Qual è il significato profondo di questa fusione e quale visione la guida?
La nascita di Q Farma non è una semplice operazione societaria: è una scelta di campo, un atto di responsabilità verso il futuro della farmacia italiana.
Abbiamo unito due grandi storie cooperative, quella di CEF e quella di UNICO, per dare vita a una realtà più solida, più moderna, più capace di competere in un mercato che cambia ogni giorno. Dietro questa fusione c’è una visione precisa e un obiettivo ambizioso: preservare la libertà e l’indipendenza della farmacia, difendere la sua identità territoriale e il suo ruolo sociale e, allo stesso tempo, garantire strumenti, servizi e condizioni che la rendano sostenibile e competitiva.
Q Farma nasce per rispondere a una domanda urgente: chi difenderà la farmacia indipendente in un mercato sempre più concentrato, controllato da logiche finanziarie e da gruppi multinazionali? La nostra risposta è chiara: lo farà chi crede ancora nella cooperazione, nella prossimità e nella mutualità. Q Farma rappresenta proprio questo: una comunità di farmacisti che scelgono di stare insieme, in una casa comune, per restare liberi.
■ In un mercato sempre più dominato da grandi gruppi finanziari e da catene integrate, quale ruolo ritiene possa e debba giocare oggi un distributore cooperativo come Q Farma?
Oggi la distribuzione intermedia non è più soltanto un canale logistico, ma un attore strategico dell’intero ecosistema sanitario. I grandi gruppi privati lo hanno capito bene: si stanno muovendo per controllare tutta la filiera, dalla produzione, al magazzino, alla farmacia, fino alla relazione diretta con il paziente. In questo scenario, il ruolo di Q Farma è garantire un’alternativa, difendere, sul serio, la pluralità del mercato e assicurare che la farmacia indipendente continui a essere protagonista, non semplice spettatrice di un mondo che sta cambiando.
Il nostro compito è chiaro: rendere la cooperazione competitiva, offrendo ai soci le stesse efficienze e gli stessi strumenti dei grandi gruppi, ma con una finalità diversa: non creare profitto per pochi, ma valore per tutti. Essere cooperativa significa esprimere un modello economico fondato non sulla speculazione, ma sulla partecipazione, la trasparenza e la redistribuzione dei benefici.
Q Farma non ha padroni lontani, a Francoforte o a Londra… appartiene a noi farmacisti italiani. E questa è la differenza che conta, perché quando una farmacia sceglie Q Farma, sceglie di puntare su se stessa, sceglie per il proprio futuro.
■ Ci descriva la nuova realtà che Q Farma rappresenta: i soci, le farmacie servite, la distribuzione sul territorio, gli obiettivi a breve e medio termine. Può farci un identikit della nuova realtà?
Q Farma è oggi la più grande cooperativa di distribuzione farmaceutica in Italia e una delle più significative in Europa. Riunisce oltre 3.300 farmacie associate, di cui 1.200 affiliate al network QFarmacia, e serve quotidianamente più di 12.000 punti vendita in tutto il Paese. Opera attraverso 20 centri distributivi, che coprono in modo capillare l’intero territorio nazionale, garantendo una media giornaliera di quasi 10 milioni di euro di fatturato gestito e una disponibilità costante di oltre 90.000 referenze attive. Dietro questi numeri c’è un patrimonio umano e professionale enorme: farmacisti, soci, collaboratori e operatori della logistica che condividono una missione comune.
Non vogliamo essere “i più grandi”: vogliamo essere i più utili. L’obiettivo a breve termine è completare l’integrazione delle reti operative di CEF e UNICO, armonizzando processi, piattaforme digitali, trasporti e servizi ai soci. A medio termine, invece, puntiamo a diventare il riferimento stabile della farmacia indipendente, in grado di sostenere la competitività economica, la trasformazione digitale e l’evoluzione professionale dei farmacisti.
Q Farma vuole rappresentare una comunità organizzata, efficiente, sostenibile, che unisce scala industriale e spirito mutualistico. Un equilibrio che nessun’altra realtà nel nostro settore può vantare.
■ E quali sono le vostre priorità operative per i prossimi 12 mesi?
Il primo anno è, inevitabilmente, un anno di costruzione e consolidamento. Abbiamo tre priorità operative molto chiare. La prima, più urgente, è l’efficienza organizzativa: integrare le strutture logistiche, i sistemi informativi e le reti commerciali per offrire a ogni farmacia un servizio più rapido, preciso e competitivo.
La seconda è la vicinanza al socio: vogliamo che ogni farmacista senta Q Farma come la propria casa, un luogo in cui trovare risposte, soluzioni e ascolto. A questo proposito, abbiamo avviato un “Q Farma in tour” che ci vedrà presenti in tutte le nostre sedi, proprio per incontrare di persona i farmacisti e spiegare loro la visione, i progetti, i vantaggi concreti di questo nuovo modello.
La terza priorità è rafforzare la nostra identità cooperativa. Essere cooperativa non è un’etichetta, è una scelta di campo consapevole che implica responsabilità ed impegno. Vogliamo che Q Farma diventi un simbolo di autonomia e solidarietà tra colleghi, capace di parlare con una voce unica alle istituzioni, all’industria, ai cittadini.
■ Cosa si sente di dire oggi ai farmacisti che ogni giorno scelgono Q Farma per tutelare la propria indipendenza professionale?
Prima di tutto, grazie. Grazie per la fiducia, per la pazienza, per la consapevolezza con cui avete sostenuto un progetto complesso, ma necessario. Q Farma è nata per i farmacisti e grazie ai farmacisti.
Ogni volta che una farmacia sceglie di acquistare da Q Farma, non fa una scelta di convenienza, ma una scelta di appartenenza.
In un contesto dove le logiche del mercato spingono alla concentrazione e all’omologazione, noi stiamo dimostrando che un altro modello è possibile. Un modello in cui la prossimità territoriale, la conoscenza del paziente, la relazione umana tornano ad avere valore. Oggi la sfida è mantenere viva questa consapevolezza. Ogni ordine, ogni adesione, ogni gesto di fiducia è un atto di libertà professionale. E più saremo uniti, più saremo forti.
■ E che cosa chiede e si aspetta di ricevere dai farmacisti italiani?
Chiedo coraggio, partecipazione e, soprattutto, visione. Coraggio, perché la libertà ha sempre un prezzo, e serve determinazione per difenderla. Partecipazione, perché la cooperativa vive soltanto se i soci ci credono davvero, se la sentono propria, se la alimentano con idee e scelte quotidiane. E, infine, “visione”: perché non possiamo fermarci alla convenienza dell’oggi, al tornaconto immediato, ma dobbiamo alzare lo sguardo e pensare alle responsabilità che abbiamo nei confronti della tenuta complessiva del sistema e delle generazioni di farmacisti che verranno.
Mi aspetto che ogni farmacista si senta parte attiva di un progetto comune, che non resti spettatore ma diventi protagonista. Q Farma non è “un fornitore”: è uno strumento collettivo di libertà. E solo insieme possiamo farlo crescere, renderlo più forte e trasformarlo nel baluardo dell’indipendenza della farmacia italiana. Il futuro non ci sarà consegnato da nessuno: dobbiamo costruirlo noi, adesso. E Q Farma è qui per farlo, insieme, da farmacisti, per i farmacisti.
(di Chiara Verlato, Farma Mese n. 9 – 2025 ©riproduzione riservata)
