Che cosa significa “stare bene” per le nuove generazioni? Non è più solo una questione di salute fisica: il benessere oggi è un concetto complesso che intreccia equilibrio mentale, autostima, relazioni sociali, rapporto con il cibo, con lo sport e persino con la tecnologia. Comprendere questa visione è fondamentale per costruire percorsi educativi e di prevenzione efficaci.
L’Osservatorio Italiano Ben-Essere Teens (Oibet) di Excellentia, giunto alla terza edizione, offre uno spaccato prezioso e spesso sorprendente. Il 61,2% dei giovani definisce il benessere come equilibrio tra salute fisica e mentale, mentre oltre la metà ritiene fondamentale dedicare tempo a se stessi e alle proprie passioni. Tuttavia, emergono fragilità: il 9,1% non sa cosa lo fa stare bene, e il 12,2% vorrebbe migliorare la propria salute ma non sa come farlo. Sono segnali chiari di un bisogno crescente di educazione emotiva e di orientamento.
Sport e salute
Il 46,3% dei ragazzi considera lo sport una scuola di impegno e disciplina, mentre il 25,7% lo vede come strumento per gestire le emozioni. Tuttavia, il 17,3% dichiara di non praticarlo regolarmente, evidenziando la necessità di rafforzare l’educazione motoria e affettiva. Lo sport non è solo movimento, ma anche un mezzo per costruire resilienza e autostima.
Alimentazione
La relazione con il cibo appare più serena rispetto alle generazioni precedenti. Mangiare sano è percepito come mezzo per mantenere energia e buonumore, non come strumento di controllo. Questo è un punto di forza che riflette una maggiore consapevolezza, ma richiede comunque attenzione per prevenire squilibri e abitudini scorrette.
Tecnologia e relazioni
Il 51% dei ragazzi utilizza strumenti digitali principalmente per intrattenimento, ma emergono rischi di isolamento e dipendenza. Il 15% percepisce l’online come luogo più sicuro per relazionarsi, mentre il 52,1% indica la paura di essere giudicati come ostacolo alle relazioni autentiche. L’equilibrio tra online e offline è oggi una delle sfide più complesse per il benessere psicologico degli adolescenti.
Tempo e noia
Il 59% dei giovani si annoia quando non ha nulla da fare, e il 41,7% ricorre a smartphone e videogiochi per combattere la noia. Il 33,3% vorrebbe dedicare più tempo ai propri hobby, ma il 20,8% ritiene di non averne mai abbastanza. Questi dati riflettono un bisogno di spazi di espressione e di gestione del tempo che non sempre trova risposte adeguate.
Oibet, un osservatorio multidimensionale
L’Osservatorio Italiano Ben-Essere Teens (Oibet) indaga il mondo interiore dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni attraverso un approccio integrato: da un lato un’analisi quantitativa basata su survey somministrate a 500 studenti, dall’altro una dimensione qualitativa che sfrutta Big Data e analisi semantica dei social per capire come i giovani parlano di sé e del proprio benessere. L’incrocio di questi dati ha permesso di creare una mappa tematica articolata in dieci macroaree -dal benessere alla salute, dall’alimentazione alla tecnologia- per offrire strumenti concreti a scuole, famiglie e istituzioni nella progettazione di interventi educativi e di prevenzione realmente efficaci.
L’Osservatorio ci restituisce l’immagine di una generazione consapevole ma fragile, che chiede ascolto e fiducia. I giovani cercano serenità, autenticità e spazi di espressione personale, ma affrontano quotidianamente pressione sociale, ansia scolastica e incertezza sul futuro.
Il ruolo del farmacista
Il farmacista entra in gioco come parte di una rete di supporto: non solo come professionista della salute, ma come punto di ascolto e orientamento. Promuovere stili di vita equilibrati, suggerire attività sportive, consigliare una corretta alimentazione e sensibilizzare sull’uso responsabile della tecnologia sono azioni che possono fare la differenza. Il farmacista, con la sua prossimità e competenza, può diventare un alleato nella costruzione di un benessere globale che abbraccia corpo, mente e relazioni.
