Si è svolta il 21 ottobre, nella splendida cornice del Salone d’Ercole in Ambasciata di Francia, a Roma, la serata di premiazione della 13esima edizione del Premio Letterario Angelo Zanibelli “La parola che cura”, istituito dall’azienda biofarmaceutica Sanofi in memoria del suo storico e tanto apprezzato direttore delle relazioni istituzionali.
In questa competizione letteratura e nuove forme di comunicazione incontrano i temi della salute, della sanità e di temi ad alto impatto sociale, offrendo un palcoscenico prestigioso a pazienti e loro associazioni, caregiver e diverse professionalità della salute e della sanità che scelgono la narrazione come strumento di condivisione e riflessione. Attraverso le opere selezionate vengono presentati racconti profondi ed emozionanti, riflessioni e forme di espressione capaci di restituire la complessità e la forza di percorsi di malattia e cura, trasformando esperienze personali in testimonianze universali.
Questa 13esima edizione ha visto in gara quasi 150 opere edite e inedite, che hanno affrontato temi come la crisi del sistema sanitario, l’organizzazione della medicina d’urgenza, la crescita demografica grazie a percorsi assistiti in gravidanza, il ruolo delle donne nella storia della medicina e molto altro ancora. Nella sezione narrativa i romanzi hanno dato voce a esperienze personali legate a patologie importanti e impattanti, come la sclerosi multipla, i tumori, l’autismo e i disturbi alimentari, mettendo in evidenza storie di coraggio e resilienza. Non sono mancati, infine, i racconti che hanno riportato in luce figure storiche, come la vicenda di una pioniera della medicina medievale, testimonianza del ruolo fondamentale delle donne nella cura e nell’innovazione.
“È sempre emozionante come il nostro premio letterario sia capace di intercettare temi attuali e stringenti per la nostra società. Si conferma come un osservatorio unico, privilegiato, in grado di sintonizzarsi con le sfide del nostro tempo. Sostenere e diffondere questi racconti significa per noi molto più che premiare dei libri: significa dare un contributo concreto affinché la comunità sia più informata, consapevole e solidale” ha detto Marcello Cattani, presidente e ad di Sanofi Italia e Malta. “Sanofi vuole essere promotore di cultura e sensibilizzazione, affiancare le persone nel loro percorso non solo terapeutico, ma anche sociale ed emotivo. Perché ogni storia di cura può diventare un patrimonio condiviso di crescita e speranza”.
Per conoscere nel dettaglio tutti i vincitori del premio “La parola che cura” c’è il sito internet www.premiozanibelli.it