È una “rivoluzione dell’amore” quella che Franco Falorni propone con il suo ultimo libro “La nostra rivoluzione. Cambiare e restare umani”, una proposta che potrebbe apparire, come lui stesso precisa, “utopia zuccherosa… scialba”, ma che così non è. Perché viviamo tempi che richiedono un cambio di rotta, che permetta di fuggire dallo scoramento e dall’apatia. Il volume -con la prefazione di Pietro Parolin, segretario di Stato di Sua Santità- si divide in tre parti.
La prima propone “La rivoluzione alla Maffi”, con testimonianze sulla benemerita Fondazione Casa Cardinale Maffi Onlus; la seconda delinea “La rivoluzione intorno a noi”, che riguarda la Sanità nelle sue diverse sfaccettature, dalla ricerca, alla cura, al saper vedere, ascoltare, abbracciare; la terza parte è dedicata a “Una rivoluzione nell’amore”, con i percorsi della Fondazione descritti da Giovanni Padroni, decano dell’Università di Pisa.
Una lettura che va consigliata ai farmacisti, perché da sempre il “Sistema Farmacia” -come precisa l’autore, noto commercialista- compie una lunga e collettiva rivoluzione dell’amore, testimoniata dall’umanità e prossimità che ne caratterizzano il ruolo. Valori umani declinati nel saper vedere (non guardare), saper ascoltare (non sentire) saper abbracciare (non toccare), con cui Franco Falorni dipinge il vissuto del farmacista in farmacia.
Il libro rappresenta un invito a restare sempre umani e sostenibili a livello sociale, civile ed economico, e rappresenta un antidoto contro il diffuso sentire che sa di piatto, triste, disumano. Insomma, allarga il cuore questa rivoluzione dell’amore.
La nostra rivoluzione. Cambiare e restare umani, Franco Falorni, Pacini Editore
