In occasione del suo 83° congresso a Copenaghen, la Fip ha presentato un interessante Report che delinea le azioni da compiere per il futuro della Farmacia
I farmacisti offrono un contributo essenziale alla salute pubblica: vaccinazioni, uso corretto dei farmaci, gestione delle cronicità, educazione sanitaria e prevenzione. Sebbene sia documentato che la loro azione migliori l’aderenza, l’accesso alle cure e le condizioni di salute complessive, tuttavia il loro pieno contributo non sempre viene riconosciuto in molte politiche sanitarie. Per questo l’International Pharmaceutical Federation (Fip) ha presentato, in occasione dell’83° Congresso mondiale, svoltosi lo scorso settembre a Copenaghen, l’edizione 2025 del Global situation Report on pharmacy, un documento strategico che delinea le azioni prioritarie da compiere per il futuro della farmacia e per la sostenibilità dei sistemi sanitari.
Una piattaforma d’intelligence globale
«Questo rapporto è più di una pubblicazione di routine» ha commentato Ian Bates, direttore del Fip Global Pharmaceutical Observatory. «È una piattaforma d’intelligence globale: il Report fornisce, infatti, una fonte di informazioni e indicazioni necessarie per aiutare i decisori a investire nella farmacia come potente motore di sistemi sanitari più forti e resilienti».
Il contesto globale, in cui si inserisce il documento Fip, è quello di un’agenda sanitaria sempre più attenta a vigilare sulla sostenibilità economica della copertura sanitaria universale (Csu), con una vera emergenza per quanto riguarda la scarsità di personale sanitario. A livello mondiale è prevista una carenza di 11,1 milioni di operatori sanitari entro il 2030, concentrata principalmente nelle regioni dell’Africa e del Mediterraneo orientale. Su questo tema l’Oms sottolinea la necessità di maggiori investimenti su tutto il comparto sanitario, compresa la farmacia. Infatti, in qualità di esperti di farmaci e operatori sanitari in prima linea, i farmacisti svolgono un ruolo fondamentale nel migliorare i servizi sanitari. In base ai dati presentati, l’utilizzo delle farmacie, spesso primo presidio di assistenza territoriale, contribuisce ad avvicinare i servizi sanitari ai luoghi di residenza delle persone, sostenendo l’obiettivo di “salute per tutti”. La piena integrazione dei farmacisti nell’assistenza sanitaria primaria, infatti, ha dimostrato un miglioramento in termini di prevenzione, di gestione delle malattie croniche e nell’utilizzo ottimale dei farmaci. Dati provenienti da diversi Paesi dimostrano che gli interventi erogati dai farmacisti (come le vaccinazioni o la gestione dell’ipertensione) portano a migliori risultati sanitari e riducono il carico di lavoro per medici e ospedali.
Il contributo all’agenda 2030 – Il Global situation Report on pharmacy 2025 è pensato e strutturato come contributo della Fip all’agenda globale 2030. Il rapporto funge da modello strategico, delineando priorità e azioni per promuovere la pratica farmaceutica, l’istruzione, la scienza e lo sviluppo della forza lavoro, in linea con la strategia globale dell’Oms 2030.
Pubblicato nello stesso anno dell’aggiornamento del Direttore generale dell’Oms all’Assemblea mondiale della sanità, il rapporto indica cruciali scadenze, visto che restano soltanto cinque anni per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Il documento fornisce così precisi impegni: una panoramica globale completa del personale, della formazione e dei servizi farmaceutici; il contributo della farmacia agli obiettivi della copertura sanitaria universale; gli orientamenti politici per ministeri, finanziatori e stakeholder; una visione lungimirante allineata al Piano strategico Fip 2025-2030 e al Piano di collaborazione Oms-Fip (2024-2025).
Il contributo alla sostenibilità ambientale e alla digitalizzazione – Il capitolo 5, tra i più importanti per una visione del futuro della farmacia, sottolinea il contributo della farmacia alla sostenibilità ambientale, mentre il capitolo 8 del rapporto affronta la trasformazione digitale e il ruolo dei farmacisti.
Si precisa che le farmacie contribuiscono alla sostenibilità grazie al loro impatto su salute pubblica ed ecosistema. La gestione dei farmaci, dalla produzione allo smaltimento, può avere, infatti, conseguenze ambientali rilevanti: i farmacisti possono promuovere programmi di ritiro degli scaduti, sensibilizzare i pazienti al corretto conferimento e incoraggiare l’uso di imballaggi ecocompatibili, riducendo così i rifiuti e l’impatto ambientale complessivo.
Infine, il rapporto dedica un intero capitolo alla digitalizzazione, dato che le innovazioni digitali guidate dalle farmacie stanno dimostrando un impatto misurabile in settori della salute pubblica, come una migliore gestione delle infezioni microbiche e i servizi di vaccinazione.
I farmacisti stanno guidando la trasformazione digitale sfruttando tecnologie -come la telemedicina e l’intelligenza artificiale- per ampliare l’accesso, migliorare i risultati per i pazienti e aumentare la sicurezza e l’efficienza dell’assistenza farmaceutica. In futuro, integrare la salute digitale in ogni livello della pratica farmaceutica non sarà soltanto necessario, ma anche fondamentale, per raggiungere una copertura sanitaria universale e promuovere sistemi resilienti per il futuro.
(di Chiara Romeo, Farma Mese N. 8-2025 ©riproduzione riservata)
