Costi elevati e scarsa motivazione: solo 6 italiani su 10 seguono uno stile di vita sano

Presentati i risultati dello Stada Health Report 2025, l’indagine che ogni anno analizza il rapporto tra la popolazione e la salute. Il principale dato che salta all’occhio è che solo il 60% della popolazione adotta uno stile di vita salutare: nonostante una diffusa consapevolezza sull’importanza di seguire abitudini equilibrate -con il 98% degli Italiani che riconosce l‘importanza di vivere in modo sano- persiste un divario significativo tra intenzione dichiarata e azione concreta. E anche sul fronte della prevenzione, se da una parte cresce l’attenzione per esami e visite di controllo, dall’altra, ancora 1 Italiano su 3 non si sottopone ad alcun check-up sanitario.

Lo STADA Health Report è una ricerca online sullo stato di salute e benessere in Europa, condotta da Human8 per conto del Gruppo STADA in 22 Paesi, per un totale di oltre 27.000 intervistati.

I risultati del Report restituiscono una fotografia della realtà italiana in cui intraprendere un percorso verso uno stile di vita sano e sostenibile si rivela spesso una sfida complessa: 4 Italiani su 10, infatti, non riescono a mettere in pratica i buoni propositi e a mantenere abitudini salutari, lamentando tra i principali ostacoli la mancanza di motivazione (39%) e di tempo (36%) e difficoltà economiche (29%).

Un altro elemento che limita uno stile di vita salutare è rappresentato da una condizione mentale fragile, influenzata da preoccupazioni economiche, sentimenti di solitudine (23%) e stress legato al lavoro (22%). Inoltre, sebbene negli ultimi anni si sia registrata una maggiore adesione a programmi di screening, un terzo degli intervistati (32%) non effettua alcun controllo medico, a causa di costi troppo elevati (28%), di mancanza di informazione su quali check up fare e per difficoltà di accesso.

Nelle foto, alcuni momenti della conferenza svoltasi il 30 settembre a Milano

Farmacista figura di riferimento

La fiducia riposta nel sistema sanitario rimane stabile (48%), ma al di sotto della media europea (58%); poco più di 4 cittadini su 10 ritengono che l’accesso alle cure mediche sia garantito in modo equo a tutta la popolazione (vs una media europea del 51%). Rimane solida la fiducia nei confronti del medico di Medicina Generale e del farmacista, professionisti a cui si affidano con regolarità il 58% della popolazione.

Altro dato interessante riguarda l’Intelligenza Artificiale: il 43% è favorevole all’idea di rivolgersi a questi strumenti per un consulto medico, ma il fattore umano dell’assistenza rimane fondamentale per il 48%.

“Sin dal suo inizio, lo STADA Health Report è stato una risorsa fondamentale per comprendere come le persone si rapportano alla propria salute“ – dichiara Luca Vitaloni, Associate Director di Human8, la società che ha condotto la ricerca. – “Quest’anno, abbiamo coinvolto oltre 27.000 partecipanti in 22 Paesi per fornire una visione completa degli atteggiamenti e dei comportamenti in materia di salute. Stiamo attraversando un periodo di transizione in cui accogliamo gradualmente l’Intelligenza Artificiale come parte integrante del nostro sistema sanitario, pur continuando ad attribuire grande importanza all’interazione personale con medici e farmacisti. Grazie alla partnership consolidata tra STADA e Human8, siamo orgogliosi di offrire approfondimenti scientificamente validi che contribuiscono a plasmare il futuro dell’assistenza sanitaria, cogliendo le tendenze in evoluzione e stando vicino alle persone”.

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